Dal prossimo anno scolastico il voto in condotta peserà molto di più sulla pagella. Gli studenti che prenderanno 6, saranno rimandati a settembre, con l’obbligo di presentare una tesina sul tema dell’educazione civica, quelli che prenderanno di meno saranno invece bocciati automaticamente. Gli studenti di quinta superiore “rimandati” in condotta saranno ammessi all’esame di maturità, ma dovranno anche in quel caso presentare la tesina. E a proposito di esame di stato, solo chi avrà 9 o 10 in condotta potrà ottenere il massimo dei crediti disponibili, con la possibilità di fare media nel calcolo del voto finale. Queste le principali novità che hanno ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri. Un giro di vite che, nelle intenzioni del Governo, serve a punire più severamente gli atti di bullismo. Non solo: il voto in condotta, tradizionalmente riservato alle scuole superiori, entra anche nelle scuole medie e pure in questo caso inciderà nel calcolo delle valutazioni complessive dell’alunno. Le altre novità riguardano la sospensione. Nel caso di allontanamento dalla scuola per un periodo di massimo due giorni, scatterà il “coinvolgimento in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare”, anche se non è ancora chiaro come debbano essere strutturate queste attività o chi dovrà gestirle. Se la sospensione dura da due a quindici giorni, lo studente dovrà svolgere “attività di cittadinanza solidale”, presso “strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche”