Che i bonus siano finiti lo si è intuito subito mercoledì sera dalle parole al vetriolo di mister Sandro Pochesci verso la sua squadra. Il Carpi sconfitto dalla Vis Pesaro ha ricominciato a tremare, esaurendo in appena 10 giorni l’ossigeno assorbito dal derby col Modena. Nelle ultime 7 giornate i biancorossi devono amministrare il margine di 6 punti dalla zona playout, un distacco ancora abbastanza confortante che nonostante un 2021 da incubo, con appena 3 vittorie conquistate in 16 gare, è addirittura migliorato rispetto alla sconfitta di Matelica che aveva portato all’esonero di Pochesci. Ai biancorossi stanno mancando come il pane i gol degli attaccanti. Basta pensare che i due migliori marcatori del Carpi con 6 e 4 reti sono ancora Biasci e Carletti, che non vestono più la maglia carpigiana da metà dicembre. Dopo la scorpacciata con il poker al Ravenna del 17 gennaio, il Carpi ha trovato il gol appena 10 volte nelle successive 15 gare, ma solo 3 portano la firma dei giocatori offensivi, Mastour a San Benedetto, De Sena col Mantova e Giovannini ad Arezzo, gli altri li hanno messi a segno centrocampisti e difensori. Giovannini è quello che trovato più continuità nonostante gli appena 20 anni, De Sena rimane un oggetto misterioso, mentre Mastour è ai box dal derby. Ma al Carpi serviranno soprattutto di qui alla fine i gol di Ferretti e De Cenco, gli unici due con caratteristiche da prima punta, che da due mesi sparano a vuoto. Senza i loro gol la salvezza sarà tutta in salita.