Si allunga ancora la vicenda giudiziaria di Haemotronic. L’azienda biomedicale ha fatto ricorso contro i risarcimenti per il decesso di due operai morti a seguito del crollo della sede di Medolla a causa delle scosse di terremoto del 29 maggio 2012. Un appello presentato dopo la sentenza del tribunale civile che imponeva a Haemotronic un risarcimento da 1,5 milioni di euro ai familiari di Biagio Santucci e Giordano Visconti. La decisione del giudice Michele Cifarelli era stata presa meno di un mese fa, alla vigilia del decimo anniversario del sisma, sulla base dell’articolo 2087 del codice civile. L’azienda, aveva sì rispettato le norme antisismiche vigenti all’epoca ma le terribili scosse del 20 maggio e quelle di assestamento seguenti avrebbero dovuto portare Haemotronic a fare una nuova analisi dei rischi potenziali. Da qui la sentenza di risarcire con un milione i parenti di Santucci e con 500mila euro la madre e il fratello di Visconti, a cui l’azienda, riferisce il Resto del Carlino, ha fatto ricorso. In questo modo gli effetti della sentenza del tribunale civile vengono sospesi e i risarcimenti “congelati” in attesa del ritorno in aula, a inizio ottobre. I familiari delle vittime parlano di rammarico nel dovere aspettare altro tempo per vedere confermata o meno la prima sentenza che parla di responsabilità su quanto accaduto.
VITTIME HAEMOTRONIC, L’AZIENDA FA RICORSO CONTRO I RISARCIMENTI AI FAMILIARI
La Haemotronic presenta ricorso contro i risarcimenti ai familiari delle vittime voluti dal giudice del tribunale civile. La prossima udienza sarà a ottobre