Non solo migliaia di modenesi sono ancora in attesa di conoscere i risultati dei propri esami delle urine, per mancanza di reagenti necessari alle analisi, ma chi deve sottoporsi a visite specialistiche non urgenti deve fare i conti con attese lunghissime, senza contare poi che se si tratta di prestazioni dermatologiche o gastroenterologiche diventa quasi impossibile prendere un appuntamento in tempi brevi e si è costretti a rivolgersi al privato. Questa la situazione all’Ausl di Modena. Nonostante il Covid abbia rallentato la sua corsa riducendo la pressione sul sistema sanitario, le liste di attesa per sottoporsi a visite specialistiche faticano a tornare alla normalità. Secondo il report regionale, che si occupa di monitorare la situazione delle visite e della diagnostica nelle nove province dell’Emilia Romagna, Modena è quella messa peggio con i tempi di attesa più lunghi della regione e la situazione sembra destinata a non migliorare. Su 38 prestazioni sono ben 12 quelle con un indice di performance molto basso che non riescono a rispettare i tempi previsti. Le prestazioni specialistiche che subiscono maggiori ritardi nel nostro territorio sono le visite diabetologiche, le quali riescono a rispettare i tempi solo nel 14% dei casi; nel 26% quelle dermatologiche; tempi di attesa lunghissimi anche per le visite oculistiche, fisiatriche, endocrinologiche, otorinolaringoiatriche, tutte al di sotto del 50% delle performance.
Insomma veramente tante.