Nel video le interviste a:
- Dott. Carlo Curatola, Presidente Ordine dei Medici, chirurghi e odontoiatri di Modena
- Dott. Giuseppe Pezzuto, Direttore Pronto Soccorso Policlinico Modena
23 febbraio 2024: una giovane dottoressa di medicina generale viene aggredita verbalmente e fisicamente da un paziente, dopo il rifiuto di prescrivere degli esami. Un mese prima, un altro medico di famiglia, donna, è stata insultata da un paziente che pretendeva un certificato di malattia. Sono i due più recenti casi di aggressione segnalati quest’anno dall’Osservatorio dell’Ordine dei Medici di Modena, alla vigilia della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza ai sanitari. Un fenomeno preoccupante, fortemente sottostimato che, solo a partire dal 2019, ha già visto raggiungere 71 segnalazioni, di cui la metà, 36, nell’arco del 2022. Tra le motivazioni, la richiesta di certificazioni, la pretesa di visite fuori orario o prestazioni considerate urgenti, oltre alla somministrazione di farmaci e il rifiuto di indossare la mascherina. Ma al di là della violenza, il personale si può dire “sufficiente” a gestire la situazione? Resta, così, il problema degli ospedali e dei luoghi più a rischio, come psichiatria e Pronto Soccorso, nei quali le situazioni più delicate, unite spesso alla riduzione della proposta assistenziale e alle carenze di risorse umane, possono creare un mix potenzialmente rischioso per gli operatori. Problema che si cercherà di arginare il prossimo 14 marzo, in un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica con la prefettura. Intanto, l’attenzione resta alta.