Intervenire prima che sia troppo tardi. Questo lo scopo del nuovo disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri in materia di Violenza sulle donne. Il pacchetto di misure ha un solo filo conduttore interrompere il ciclo di violenze e agire tempestivamente. Nonostante la normativa del codice rosso, il numero dei femminicidi continua ad aumentare e sulla scorsa del recente caso di Giulia Tramontano, il governo ha deciso di rafforzato le norme penali in vigore: a cominciare dall’ammonimento, strumento già usato per cyberbullismo e stalking, che consente al questore di agire d’ufficio senza bisogno di querela e che viene applicato con la misura della sorveglianza speciale anche ai cosiddetti reati spia, possibili indicatori di violenza di genere. Diventa poi automatica l’applicazione del braccialetto elettronico, il distanziamento fissato a 500 metri non solo dall’abitazione della vittima ma anche nei luoghi che abitualmente questa frequenta. Tra le misure più rilevanti anche l’arresto in ‘flagranza differita’ per chi sarà individuato come autore di condotte perseguibili sulla base di documentazioni video e foto o anche derivanti da applicazioni informatiche o telematiche. La nota di Palazzo Chigi fa l’esempio concreto delle chat o della condivisione di una posizione geografica. Ma non solo le nuove misure prevedono anche un provvedimento che mira a ridurre i tempi di tutte le fasi dei procedimenti. L’obiettivo finale è quello di cercare di porre un freno ad un fenomeno, quello dei femminicidi, diventato ormai una vera e propria piaga sociale.