La seconda Sezione del Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha respinto l’appello alla precedente sentenza del Tar, presentato dalla candidata consigliera comunale della Lega Lucilla Semeraro, incentrato sul risultato delle elezioni a Vignola tenutesi il 20 e il 21 settembre 2020. Emilia Muratori, candidata della coalizione di centro-sinistra e civica, aveva vinto per 17 voti. Ora anche il  Consiglio di Stato, dopo il Tar, conferma la regolarità dell’elezione di Emilia Muratori per 17 voti sul suo sfidante, il candidato di centro-destra Angelo Pasini.  

Come si ricorderà, il Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna, con sentenza del 26 gennaio 2021, aveva già respinto l’appello presentato da due candidate consigliere della Lega. Una delle due ricorrenti, Lucilla Semeraro, aveva presentato ricorso anche al Consiglio di Stato che, nell’udienza del 27 aprile 2021, aveva disposto una verificazione dei voti contestati da ambo le parti da parte della Prefettura di Modena. Gli atti di verificazione sono stati depositati da parte della Prefettura il 15 luglio 2021. La successiva seduta del Consiglio di Stato, fissata per il 12 ottobre, ha preso la decisione finale. L’analisi della verificazione sui voti contestati ha portato il Consiglio di Stato ad annullare alla coalizione che sosteneva Angelo Pasini un voto nella Sezione VII e due voti nella Sezione XIV. Il totale dei voti validi alla coalizione di centro-destra sono quindi diventati 6102. Sulla base della medesima verificazione, il Consiglio di Stato ha annullato due voti nella Sezione VII e un voto nella Sezione XVII a favore della coalizione che sosteneva Emilia Muratori che può così contare su 6119 voti. Il Consiglio di Stato, quindi, certifica che “Conseguentemente, all’esito dello scrutinio dell’Organo verificatore, l’originario scarto di 17 voti è rimasto immutato”.

Per quanto attiene ai quattro cittadini, che erano in quarantena per Covid nei giorni delle elezioni, a cui era stata consegnata la scheda per il referendum e non quella delle elezioni amministrative, il Consiglio di Stato conferma quanto sostenuto in precedenza dal Tar ovvero che “E’ chiaro che, con uno scarto di n. 17 voti tra i candidati alla carica di sindaco, quand’anche i quattro elettori posti in isolamento avessero potuto esercitare il proprio diritto di voto, nulla sarebbe sostanzialmente potuto cambiare”. “Le caratteristiche della vicenda – conclude il Consiglio di Stato – inducono a compensare le spese del presente grado di giudizio”. 

“Siamo molto soddisfatti dell’esito della sentenza – conferma la sindaca di Vignola Emilia Muratori – anche se, devo dire, non avevamo mai avuto dubbi sulla serietà del lavoro di tutti coloro che erano stati impegnati ai seggi, presidenti, scrutatori e rappresentanti di lista. Il risultato aveva già passato il vaglio positivo della Corte d’appello di Bologna e del Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna. Ora anche il Consiglio di Stato conferma la regolarità delle elezioni amministrative di Vignola e la piena legittimità del loro risultato. C’è voluto oltre un anno, ma anche questo ulteriore passaggio della giustizia amministrativa è stato espletato. Il risultato è chiaro e netto. In questo anno, come Giunta, abbiamo lavorato per rimettere in movimento la città, con la partecipazione di coloro che vivono, lavorano e amano Vignola. Continueremo su questa strada con ancora maggiore passione e determinazione”.