La sconfitta di Lecce ha lasciato una lunga scia di infortunati in casa Carpi, che stasera nel posticipo deve sperare che il Brescia non lasci punti a Livorno

Il passaggio si fa sempre più stretto e ora obbliga il Carpi a fare quasi bottino pieno nelle ultime 5 giornate di campionato. Servono 4 vittorie ai biancorossi per la disperata rincorsa almeno sui playout, a cominciare dalla gara di Pasquetta con il Pescara. Una montagna immensa da scalare per una squadra che ha vinto appena 6 volte in 8 mesi di campionato. E che a Lecce oltre ad aver subito l’ennesimo cappotto in trasferta ha perso anche altri uomini importanti. La conta degli infortunati in vista di lunedì sarà il leit motivi della settimana, con alcune certezze e alcuni dubbi. Le certezze riguardano Colombi, Di Noia e Jelenic la cui stagione è già finita. Il dubbio più importante è quello di Arrighini, che effettuerà altri esami alla caviglia infortunata a Lecce per capire l’entità della distorsione. Ad oggi sembra difficile ma non impossibile un suo recupero per la gara con gli abruzzesi. Tuto da valutare invece l’infortunio subito venerdì mattina da Mustacchio in rifinitura, che ha privato Castori del giocatore più in forma. Poli e Sabbione sembrano i due più facilmente recuperabili, oltre a Concas che era stato fermato dalla febbre, mentre in gruppo ci sono anche Rizzo e Cisse, ma il primo non gioca da novembre e il secondo è fuori da un mese e mezzo e la loro condizione è tutta da verificare. Intanto il Carpi stasera farà il tifo per il Brescia capolista, che alle 21 gioca in posticipo a Livorno: un eventuale successo a sorpresa dei toscani, che precedono i biancorossi di 5 punti, farebbe probabilmente già scendere i titoli di coda sulla stagione del Carpi con un mese di anticipo.