E’ Roberto De Zerbi il prescelto per la panchina. Il tecnico bresciano porterà il suo 4-3-3 con idee innovative, palleggio e verticalizzazioni. Ma troverà una squadra rivoluzionata, il rischio è quello di un Bucchi-bis
Carattere fumantino, ma personalità da vendere proprio come quando indossava ancora gli scarpini da gioco e nei panni di trequartista regalava grandi giocate sui campi di Napoli, Catania, Foggia e Brescia. Sarà Roberto De Zerbi il nuovo allenatore del Sassuolo, linea giovane per un progetto che verrà rivoluzionato dal calciomercato. Il tecnico bresciano porterà in Emilia il suo marchio di fabbrica, quel 4-3-3 fatto di palleggio, verticalizzazioni improvvise e pressing alto in fase di non possesso. A Benevento, con tutte le difficoltà del caso, ha fatto intravedere sprazzi di ottimo calcio togliendosi anche la soddisfazione di espugnare San Siro battendo il Milan e di mettere in grande difficoltà la Juventus al Vigorito. Questione di qualità di gioco, che a discapito di una amara retrocessione, ha convinto Giovanni Carnevali e Giorgio Squinzi a riporre in un cassetto mister Iachini, che pur aveva dato identità e e coraggio a una squadra che aveva perso tutti gli stimoli, e a puntare su un allenatore giovane e alla prima vera grande opportunità in Serie A. 4-3-3 a firma De Zerbi che avrà bisogno però di ben altro supporto rispetto a quello che venne riservato a Cristian Bucchi, al quale praticamente non venne fatto mercato. Il Sassuolo è destinato a perdere dalla finestra estiva pezzi pregiati come Politano, Berardi, Acerbi, Lirola e anche Babacar non è certo di una permanenza, tutt’altro. La speranza del patron Squinzi, per sua stessa ammissione, è quella di ripetere quanto fatto con Di Francesco ma se le idee di De Zerbi non saranno aiutate da un mercato oculato e funzionale al progetto del nuovo tecnico, il rischio di rivivere un Bucchi – bis è più che probabile.