È stato interrogato ieri in Procura l’ex vicesindaco Simone Morelli. Un interrogatorio chiesto dallo stesso indagato per chiarire ai magistrati la sua posizione in merito alle accuse di tentata concussione e di tentata diffamazione ai danni del sindaco Bellelli
L’ex vicesindaco di Carpi Simone Morelli è stato ascoltato ieri in Procura. È stato lo stesso Morelli a chiedere di essere interrogato in merito alle accuse di tentata concussione per favorire il bar di un’amica in piazza Martiri e di tentata diffamazione ai danni di Alberto Bellelli. Al momento non è dato sapere il contenuto dell’interrogatorio di garanzia, ma pare che anche altri indagati dell’inchiesta dei Carabinieri “Mangiafuoco” abbiano chiesto di farsi interrogare per esprimere la loro posizione sui fatti che li coinvolgono. Si tratterebbe di Davide Langianni, il titolare della società Arpalice che si era aggiudicata l’organizzazione del Capodanno, accusato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, e del militante della Lega Nord Stefano Soranna, a cui è stata mossa l’accusa di aver tentato di diffondere il dossier diffamatorio riguardante il sindaco Bellelli. L’inchiesta “Mangiafuoco” ha visto recapitare in totale quattro avvisi di garanzia: oltre a Morelli, Soranna e Langianni, è risultato indagato anche Simone Ramella, legale rappresentante di Part Lab, accusato di frode nelle pubbliche forniture.