Al festival «Interscambio» dal 31 maggio due giorni di concerti con 270 musicisti: le band dove disabilità e nazionalità non fanno la differenza

Due giorni di «Interscambio»  questa la parola chiave del titolo che fa un po’ convegno, ma che in concreto corrisponde soprattutto a un Festival di concerti, tra band provenienti da tutta Italia con un denominatore comune: essere composte da musicisti diversamente abili o migranti e rifugiati, o ragazzi con un passato più o meno recente di carcere. Insomma gruppi musicali fatti da quei famosi soggetti deboli,  in totale oltre 270 musicisti  che qui di debole, grazie alla musica, non paiono proprio aver nulla.L’evento musicale finora assolutamente inedito avrà luogo tra un mese non in un megastadio bensì agli Istituti secondari Morandi e Calvi di Finale Emilia.Dal 31 maggio quindi a Finale Emilia, in questa due giorni di musica, la parola disabile suonerà davvero stonatissima.