Nonostante non ci sia il pericolo di fuga, il Giudice ha disposto la misura cautelare in carcere per i tre giovani autori dell’aggressione ai danni della coppia di fidanzati a Carpi. Troppo alto il rischio di reiterazione del reato
Troppo alto il rischio di reiterazione del reato e di condotta criminale per i tre giovani, di età compresa tra i 20 e i 27 anni, arrestati dalla Polizia nei giorni scorsi per il pestaggio ai danni di Rossella Setti e Matteo Polisena a Carpi; per questo motivo, nonostante non abbia convalidato il fermo perché non sussiste il pericolo di fuga, il giudice Andrea Romito ha disposto la misura cautelare in carcere. I tre, due marocchini ed un tunisino, durante l’interrogatorio di questa mattina si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma due di loro hanno voluto rilasciare dichiarazioni spontanee secondo le quali, pur essendo stati presenti, non avrebbero partecipato al pestaggio ma, al contrario, avrebbero cercato di fermare gli aggressori. Come si ricorderà, il peggio è stato evitato solamente dalla reazione di Rossella Setti che, campionessa di thai boxe, ha rotto l’arcata dentale al giovane poi subito arrestato, mentre gli altri tre erano riusciti a fuggire; salvo poi essere rintracciati e fermati dalla Polizia anche grazie all’utilizzo delle telecamere. Per il giudice non ci sono dubbi che siano loro i responsabili, supportato anche dalla testimonianza dei presenti e dai due fidanzati che li hanno riconosciuti: hanno agito con una violenza inaudita e gratuita in preda agli effetti di ad un cocktail devastante di psicofarmaci ed alcolici tanto che non c’è certezza che, lasciati liberi, non possano ripetere il reato.