Insegnante di sostegno senza stipendio da settembre si vede recapitare dallo Stato 1 euro di tredicesima
Tredicesima di 1 euro per un insegnante che non riceve lo stipendio da settembre; lo Stato, infatti, le deve oltre 5,000 euro. E’ l’incredibile storia di Valentina Caiafa, 37 anni originaria della provincia di Foggia, fa l’insegnante di sostegno all’Istituto comprensivo G. Leopardi di Castelnuovo Rangone. La donna, che da se anni vive a Spilamberto, quest’anno ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato ed è in cattedra dal 19 settembre. A distanza di 3 mesi non ha ancora ricevuto lo stipendio dallo stato. A segnalare la situazione della docente è la Cisl scuola Emilia Centrale che presenta anche i conti della docente: alla prof. Caiafa spettano oltre 5 mila euro, 1.300 euro netti al mese che le farebbero particolarmente comodo in quanto si è iscritta a un corso di specializzazione sul sostegno all’Università di Modena e Reggio Emilia, per il quale ha pagato una retta di 3 mila euro. «Questa insegnante lavora e studia, ma rischia di non avere nemmeno i soldi per pagarsi la benzina o i mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro – spiegano dalla Cisl – È talmente scoraggiata che minaccia di non recarsi più a scuola. La situazione dell’insegnate di sostegno, spiegano dal sindacato di categoria, non è l’unica: altri supplenti delle scuole di Modena e provincia stanno ancora aspettando il primo stipendio: una insostenibilità economica. Anche per questo i sindacati di categoria hanno chiesto un incontro al Miur affinché il problema venga affrontato e risolto.