Il Comitato respiriamo Aria Pulita che da tempo si batte contro l’inquinamento creato dalle Fonderie cooperative di via Zarlati, lamenta il ritardo nelle risposte dal comune alla richiesta di intervento sulle coperture di amianto e sull’installazione di un centralina per il rilevamento degli inquinanti. Il tutto in attesa di una delocalizzazione sulla quale si chiede una accelerazione dei tempi
C’è problema delle alte di concentrazioni di benzene rilevato da Arpa nei monitoraggi della scorsa primavera, poi ci sono le immagini delle web-cam installata dai residenti che quotidianamente registrano la fuoriuscita di fumi soprattutto al di fuori dei camini su cui si sta conducendo la sperimentazione per la riduzione delle emissioni. Una situazione che rilancia la richiesta del Comitato Respiriamo Aria Pulita per l’installazione di una centralina per il monitoraggio in continuo degli inquinanti. Richieste respinta dal comune in consiglio comunale e che spinge oggi i cittadini ad un’azione di autofinanziamento per procedere all’installazione a spese proprie. La volontà è quella di installare una centralina certificata e non contestabile sul fronte della qualità dei dati raccolti e per questo l’appello del comitato ad un aiuto si rivolge a tutte la città. Poi c’è il tema del cemento amianto sbriciolato e abbandonato che costituisce la copertura di un capannone abbandonato di pertinenza delle fonderie. Anche in questo caso emerso solo dopo la denuncia del comitato che ha registrato il volo di alcuni frammenti. Problema su cui il comune ha promesso nei giorni scorsi accertamenti
Nel video l’intervista a Chiara Costetti, Presidente Comitato Respiriamo Aria Pulita