Divisi in due turni da 400 candidati, si è svolta questa mattina, presso la Polisportiva Gino Pini, la prima prova pratica della selezione per aspirante autisti di autobus Seta. Da tutta Italia con timore e tanta speranza

Visi tesi, in molti preferiscono non parlare. Altri lo fanno per vincere la tensione. Sono gli 800 aspiranti autisti di autobus che questa mattina, presso la Polisportiva Gino Pini, si sono sottoposti alla prima prova pratica della selezione pubblica indetta da Seta. Provenienti da tutte le parti d’Italia, soprattutto dal sud. Le donne si contano sulla dita di una mano. Sono 3 su 400 nel primo gruppo, così come nel secondo. In fila, divisi in base all’iniziale dell’ordine alfabetico. In tanti hanno già esperienza ma vedono in quella offerta da Seta, come un’ottima opportunità per crescere e per avere maggiori garanzie. Poi su banchi, come a scuola. La prova di oggi è in forma di questionario sulle norme del Codice Stradale, la conoscenza dei mezzi e delle norme antinfortunistiche, le prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro. Per molti essere autista di bus significa anche svolgere quel lavoro che si è sempre desiderato, fin da piccoli. I candidati che supereranno questa prima fase dovranno poi cimentarsi in una prova di guida dei bus,articolata in diverse fasi (in piazzale e/o in linea, su percorsi urbani ed extraurbani) e comprendente anche la verifica pratica delle competenze meccaniche di base. Al termine della procedura – la cui conclusione è prevista entro il mese di marzo 2018 – verrà stilata una graduatoria dalla quale Seta attingerà i nomi dei candidati idonei all’assunzione, con i quali sarà instaurato un rapporto di lavoro subordinato secondo quanto disposto dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di categoria. Ogni aspirante autista potrà richiedere di essere assegnato ad una o più delle province in cui Seta esercita il proprio servizio; sarà poi l’azienda a distribuire le assunzioni, contemperando le diverse esigenze territoriali con le preferenze espresse dai candidati.