Le volontarie Bruna Montorsi e Martina Cavicchioli si trovano ad Ougadougou, venerdì sera teatro di un attentato jihadista con 29 morti: forse, tra loro, c’è anche un bambino italiano di 9 anni.

C’è forse anche un bambino italiano di 9 anni tra i 29 morti nell’attacco terroristico di matrice jihadista avvenuto venerdì notte a Ougadougou, la capitale del Burkina Faso. E’ quanto trapelato oggi dalla Farnesina. Tra le vittime non ci sono invece certamente Bruna Montorsi e Martina Cavicchioli, due volontarie modenesi che si trovano nella città africana nell’ambito di un progetto umanitario per la costruzione di una scuola materna.

Tramite i social network, le due donne hanno fatto sapere ai parenti e agli amici, comprensibilmente preoccupati, che stanno bene e che  della strage hanno solo sentito parlare i mezzi di informazione. Al momento dell’attentato all’hotel Splendid e al ristorante Le Cappuccino, Montorsi e Cavicchioli si trovavano da tutt’altra parte. Resta comunque la paura e il senso di insicurezza. 150 le persone prese in ostaggio da un gruppo di terroristi armati, che si sarebbero registrati all’hotel fingendosi normali clienti. Dopo ore di fuoco, l’esercito locale è riuscito a liberare centinaia di ostaggi e ad uccidere alcuni membri del commando.

Il bilancio parla comunque di 29 morti e 33 feriti. E a perdere la vita, stando alle informazioni in possesso del Ministero degli Esteri italiano, potrebbe esserci anche un bimbo italiano, il figlio del titolare del Cappuccino, che si trovava all’interno del locale al momento dell’assalto insieme a sua madre, cittadina straniera. “Le operazioni formali di riconoscimento dei corpi delle numerose vittime dell’attentato – spiega la Farnesina – sono tuttavia ancora in corso da parte delle autorità del Burkina Faso”.