Questo pomeriggio il Presidente della Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone è stato l’ospite d’onore del convegno su Legalità e Corruzione organizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia
La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. Con le parole datate 1979 dell’indimenticato ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, gli studenti del dipartimento di Giurisprudenza hanno accolto il Presidente della Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Il titolo del convegno ‘Legalità VS Corruzione: una partita da vincere‘ è stato preso immediatamente d’esempio da Cantone con una frase di forte impatto: per provare a girare pagina, quindi a vincere il suo match, l’Italia deve guardare al passato e non commettere gli stessi errori degli anni 90. Il riferimento al dopo Tangentopoli ha occupato gran parte dell’intervento, perché secondo l’ospite d’onore dell’incontro, quel fenomeno ha avuto un grandissimo impatto repressivo, ma non è servito a debellare la corruzione, perché non si è fatto nulla per inserire nel sistema gli anticorpi. Oggi invece secondo Cantone, grazie soprattutto all’esistenza delle norme comunitarie e internazionali, questi anticorpi stanno cominciando a svilupparsi. Il presidente dell’ANAC, prima del convegno si è soffermato anche sulla scelta di Modena come sede del Processo Cpl.
A Raffaele Cantone è stata chiesta anche un opinione sul decreto Salva Banche, il provvedimento con cui il governo ha salvato quattro istituti.
Ai nostri microfoni Raffaele Cantone, Presidente ANAC