Parcheggi liberi lungo i viali, in centro e nelle stazioni. Sono alcuni degli effetti positivi dell’esodo estivo che da oggi ha svuotato Modena rendendola più vivibile ed accessibile
Fabbriche chiuse, serrande abbassate e sui negozi i classici cartelli di chiusura che ricordano la riapertura ma dopo vacanze. Dopo ferragosto. E per chi rimane la possibilità di godersi la città come difficilmente accade. Per chi non rinuncia all’auto, raggiungendo anche i servizi del centro in estrema comodità. Emblema di quanta gente ha sospeso la routine lavorativa quotidiana, lo da il parcheggio nella porta nord della stazione. Solitamente stipato di auto dove trovare un posto libero è una impresa ma che oggi alle dieci si presentava così con molti posti liberi. Qui siamo lungo i viali del parco. La strada sempre trafficata alle ore 11 è quasi deserta ed i parcheggi liberi nel tratto che immette al centro storico da via san giovanni del cantone e canalgrande, non si contano. Posti liberi anche davanti alle sede dell’ausl dove nei lunedi si litiga per le auto in doppia fila. Questo è corso Canalgrande nell’area a ridosso della ZTL, praticamente dentro al centro, Posti liberi anche qui. A decine liberi nel tratto che immette in corso vittorio e nel corso stesso. Derivante anche dalla chiusura di diversi uffici e attività di servizio in centro storico. A beneficiarne è sicuramente la qualità dell’aria, e la vivibilità generale, considerando che i principali servizi pubblici non vanno in vacanza. Nemmeno nella settimana centrale di ferragosto, la prossima, quando si prevede il picco nel numero dei modenesi a lasciare la città. Almeno uno su quattro. Misurabile anche se solo indicativamente dalla quantità di rifiuti raccolti da Hera. Lo scorso anno, in linea con il 2017 la riduzione nella fascia di ferragosto, si aggirò sul 25%. Anche se ciò non significò minore lavoro per Hera, che approfittando di parcheggi e spazi liberi di auto, approfittò per mettere in campo pulizie straordinarie dei percorsi e degli arredi urbani.