Mentre la comunità gay ed LGBT esulta per l’approvazione di una legge regionale sulla Omotransnegatività, si allarga il fronte dei contrari decisi ad abrogare la legge
Con l’approvazione della legge sulla Omotransnegatività l’Emilia-Romagna si aggiunge all’elenco delle Regioni d’Italia che hanno approvato (Marche, Toscana, Liguria, Umbria) o che si apprestano ad approvare (Puglia, Lazio, Calabria, Campania, Sardegna) normative contro la discriminazione delle persone Lgbti. L’obiettivo della comunità omosessuale è quello di rendere completo l’elenco di queste regioni che hanno legiferato in tale direzione ma è ancora lontano, nonostante le diverse proposte di legge depositate in parlamento, il passaggio di una legge organica nazionale. Questo anche per le divisioni non solo tra centro destra e centro sinistra ma anche all’interno del PD responsabile, afferma la comunità lgbt, di avere smussato ed ammorbidito la legge. Che ora anche in Emilia Romagna c’è ma che ha continuato a scatenare il fronte del no. Che se prima si batteva per non approvare, oggi promette battaglia per abrogare la legge. Ponendo questo punto anche al centro della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali dell’inverno prossimo e, a livello parlamentare, con Fratelli d’Italia che annuncia un ricorso per incostituzionalità della legge stessa. Una posizione che con diverse sfumature, accomuna tutto il centro destra. E sono norme così consolidate, ormai, che hanno resistito anche quando la destra è andata al potere.
Nel video l’intervista ad Andrea Galli, Capogruppo Forza Italia Assemblea Legislativa regionale