La storica azienda di figurine, del valore stimato di un miliardo di euro, potrebbe essere acquistata da un gruppo americano. Nei giorni scorsi una delegazione di buyers statunitensi ha fatto visita allo stabilimento modenese

Potrebbe essere a stelle e strisce il futuro della Panini. La possibile acquisizione della storica azienda modenese di figurine da parte di un gruppo americano è ancora un’eventualità dai contorni sfocati; tuttavia nei giorni scorsi una delegazione di “buyers” statunitensi – da indiscrezioni sembra della multinazionale Topps Company – si è recata in visita allo stabilimento di Viale Emilio Po, pare con l’obiettivo di mettere sul tavolo un’offerta importante, degna di un impero il cui valore stimato sarebbe pari a circa un miliardo di euro. La Panini, infatti, oggi conta 450 dipendenti a Modena e altri 700 nel mondo, e non produce soltanto figurine – tra i cinque e i sei miliardi all’anno, diffuse in più di 100 paesi – ma stampa anche i fumetti di Topolino per la Walt Disney, e della Marvel, forte di un fatturato medio di 550 milioni, con notevoli up-trend negli anni degli europei e dei mondiali di calcio. Per l’amministratore delegato dell’azienda Sallustro, però, non si tratta solo di una questione di soldi: il socio di riferimento del gruppo vorrebbe consegnarla in mani forti, ma al contempo mantenere il cuore del sistema produttivo a Modena, dove l’azienda è nata e cresciuta.