In occasione della giornata di astensione indetta dall’Unione delle Camere penali italiane, gli avvocati hanno espresso questa mattina davanti al tribunale le ragioni della protesta

L’appello degli avvocati penalisti lanciato nel maggio del 2018 per chiedere la riforma dell’ordinamento penitenziario è rimasto lettera morta nelle stanze del parlamento ed è così che oggi le camere penali italiane hanno indetto una giornata di astensione dalle udienze per denunciare la mancata riforma e dall’altro l’approvazione di leggi che limitano il già difficile accesso alle misure alternative alla detenzione, riflettendosi in negativo sia sulle garanzie ed i diritti dei detenuti sia sul sovraffollamento delle carceri, con conseguenze anche drammatiche confermate dagli atti di suicidio o autolesionismo. Per risolvere questi problemi la volontà del governo di costruire nuove carceri per i penalisti non è la strada giusta

Nel video l’intervista a Sara Pavone, camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux