Nell’inchiesta “Angeli e Demoni” che ha scosso Reggio Emilia si muove anche la Procura di Modena che ha chiesto di visionare le carte per capire se e quanti minori della nostra provincia sono coinvolti

Il procuratore capo di Modena Paolo Giovagnoli visionerà i documenti di Reggio in merito all’inchiesta “Angeli e Demoni”, l’operazione dei Carabinieri che ha svelato un complesso giro di affidi illegali di minori. Tra le carte che fanno riferimento all’indagine in val d’Enza, figura infatti il caso della bambina di Mirandola sottratta alla sua famiglia nel 2011 e sottoposta a trattamenti anche simili all’elettroshock nel centro di Bibbiano. Il fine della Procura di Modena è quello di valutare in quale misura la nostra provincia sia coinvolta nel caso. E in questa valutazione verranno consultati anche i documenti che fanno invece riferimento al caso, per molti versi simile, che scosse la Bassa negli anni Novanta. Non si tratterebbe di una vera e propria rivisitazione di quella controversa storia, ma di un tentativo di capire se ci sono altri minori modenesi coinvolti nel sistema di affidamenti a capo della Val D’Enza. Ciò che è noto è che ci sono alcuni punti di contatto tra i due casi: oltre ad un presunto modus operandi di psicologi, medici e assistenti sociali, ad accomunare sia Angeli e Demoni che l’inchiesta Veleno di Pablo Trincia sulla Bassa, è il nome della onlus “Hansel e Gretel”.