Si è tenuto ieri il Forum dell’agricoltura sociale: alla Fattoria Centofiori di Marzaglia sono stati presentati i nuovi bandi della Regione per unire agricoltura e welfare
È un nuovo modo di stare in relazione, con la terra e tra persone, quello immaginato al Forum dell’agricoltura sociale, presso la Fattoria Centofiori, la cui gestione rispecchia si ispira alle idee della nuova concezione dell’agricoltura. Responsabilità etica, sostenibilità ambientale, tensione verso l’aspetto qualitativo, piuttosto che verso la mera quantità e soprattutto utilizzo in chiave di welfare delle attività tipiche del settore agricolo, sono le linee guida per un modo di produrre che incontra un crescente interesse da parte del pubblico. Il Forum è concepito come una possibilità di promozione di una nuova cultura, fatta di pratiche agricole che salvaguardano la natura, mirano all’inclusione sociale e assicurano la qualità delle coltivazioni. A sceverare ciò che è agricoltura sociale da ciò che non lo è, vi è la legge 141/’2015, di cui proprio la settimana scorsa sono stati approvati i decreti attuativi. Non è però la legge l’unico strumento attraverso il quale le istituzioni sembrano voler promuovere queste pratiche. Indispensabile infatti approntare risorse per sovvenzionare le attività virtuose, come tiene a sottolineare Luciana Serri, Presidente Commissione Politiche Economiche ieri al Forum per presentare i bandi regionali a sostegno delle pratiche di agricoltura sociale.
Nel video l’intervista a:
– Giuliano Ciano, Portavoce Nazionale Forum Agricoltura Sociale
– Luciana Serri, Presidente Commissione Politiche Economiche Emilia-Romagna