Dopo gli ultimi scontri nati a causa della vertenza Italpizza, il caso viene portato all’attenzione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. A chiedere il suo intervento non un sindacato confederale o i Si Cobas, ma il sindacato di polizia SIULP

La questione di Italpizza torna a Roma e questa volta viene posta alla diretta attenzione del ministro dell’Interno Matteo Salvini. A lanciare l’appello non sono i sindacati confederali, né i Si Cobas, ma è il sindacato di polizia SIULP. Dopo gli scontri di ieri, in cui sono rimasti feriti tre poliziotti e due carabinieri, e di questa mattina dove le forze dell’ordine hanno contato un altro contuso, il sindacato si è rivolto direttamente al Ministro. La crisi di Italpizza, spiega la sigla, “sta rischiando di scaricare addosso ai poliziotti che lì vi garantiscono la sicurezza e l’ordine pubblico, tutto il peso di una problematica che sembra non trovare epilogo”. I tafferugli continui, le cariche, i lanci di lacrimogeni, i turni estenuanti e negli ultimi giorni anche il caldo torrido, incalza il Siulp, sta rendendo insostenibile il servizio prestato dagli agenti, che continuano a operare mentre sembrano ancora lontane azioni istituzionali concrete per risolvere la vertenza. La sigla quindi ha deciso di esporre queste problematiche al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, affinché in veste di Autorità nazionale di Pubblica Sicurezza si faccia promotore di una iniziativa “volta a salvaguardare tutti i poliziotti impiegati, specialmente quelli in forza ai Reparti Mobili”.