Arc annuncia che invierà i propri tecnici per effettuare operazioni di sondaggio sui fondi agricoli interessati dalla Cispadana. Continuano però i contrasti sul territorio a proposito del progetto

Si attiva nuovamente Arc, la società che spinge per realizzare il tratto autostradale che collegherebbe Ferrara a Reggiolo. Sono ben 13 i Comuni interessati, ma molti di più i fondi agricoli sui quali dovrebbero costruirsi le quattro corsie, due per senso di marcia, che solcherebbero le provincie di Reggio, Modena e Ferrara. La società che in project financing e sotto la supervisione di Autostrada del Brennero Spa, si propone l’ambizioso progetto infrastrutturale non pare più disposta a perdere tempo. La società ha infatti avvisato che i Comuni che invierà i propri tecnici a effettuare sondaggi sui fondi agricoli. In mancanza però di un decreto del Prefetto, la decisione sull’accesso ai fondi sarà rimessa alla discrezionalità dei proprietari, che potranno negare ai tecnici della società la possibilità di operare. Ma l’infinita serie di contrasti che interessa la Cispadana, come la maggior parte delle grandi opere italiane, non riguarda solo i fondi privati. Infatti, varie amministrazioni comunali i cui territori verrebbero interessati dal tracciato autostradale manifestano una preferenza verso l’opzione della strada a scorrimento veloce, già realizzata nella provincia ferrarese. I pregi della strada a scorrimento veloce sono al centro delle argomentazioni delle formazioni politiche contrarie al progetto. Chi invece è favorevole si concentra sui vantaggi che l’infrastruttura autostradale garantirebbe in termini economici per il territorio; quella che va in scena sul tratto autostradale che attraverserebbe la Bassa, è una recita che ben si conosce in Italia, ove nell’immancabile gioco delle parti ogni progetto infrastrutturale trova tanto favore, quante avversità. Non c’è troppa fiducia quindi, relativamente alla Cispadana, per l’appuntamento di oggi in Regione, ove è presentato il Piano regionale trasporti.