È stato respinto con una dichiarazione di inammissibilità da parte della Corte Costituzionale il ricorso proposto contro il decreto sicurezza da parte di alcune Regioni. Tra esse anche l’Emilia-Romagna

Sono risultati inammissibili i ricorsi proposti dalle Regioni a guida PD contro il decreto sicurezza, anche identificato con il cognome del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Rimane dunque frustrata la pretesa delle Regioni che avevano sollevato la questione di legittimità costituzionale, tra le quali anche l’Emilia-Romagna. Le motivazioni del ricorso riguardavano la presunta violazione che contenuto normativo del decreto avrebbe operato sulle competenze proprie delle Regioni. Malgrado le aspettative delle Regioni, abituate a una maggiore autonomia nella gestione dell’accoglienza, il giudice costituzionale si pronunciato in senso negativo, certificando che le norme più stringenti in materia di permessi di soggiorno e sistema di accoglienza non violano le competenze garantite dalla Costituzione alle Regioni. Al di là della questione strettamente giuridica, una sentenza di accoglimento del ricorso da parte del giudice delle leggi avrebbe avuto un peso politico molto rilevante: la possibilità per le Regioni di parte politica avversa di non applicare il decreto sicurezza almeno in riferimento ai punti impugnati, ossia una sorta di indipendenza di fatto delle Regioni da Roma, in materia di gestione di gestione dei richiedenti asilo.