Sono state generate da un fornello le fiamme che ieri sera hanno distrutto una roulotte nell’area nomadi sulla strada Canaletto, nei pressi del viadotto Tav. Nessuna persona è rimasta ferita ma rimane il problema di un’area priva dei minimi dispositivi di sicurezza
Nessun ferito, ma una roulotte distrutta, avvolta dalle fiamme. Un rogo accidentale, partito, ieri sera, dal un fornello a gas. Come è andata ce lo racconta, pur senza farsi riprendere, uno degli abitanti dell’area l’area da anni eletta a residenza per rom. Siamo alla periferia nord di Modena, sulla Canaletto, all’altezza del viadotto Tav. Un nuovo rogo ieri sera ha riportato l’attenzione sulla discussa area occupata un tempo abusivamente, poi di fatto autorizzata dalle istituzioni ed eletta a residenza per i domiciliari di personaggi obbligati agli arresti domiciliari. Area di fatto abusiva ma legittimata, anche se priva di strumenti per la sicurezza. Non ci sono estintori, né illuminazione. Solo due anni fa la zona è stata munita di acqua corrente, e di bidoni della spazzatura. Differenziata. Ma ieri sera, raccontano i residenti, quando l’incendio è scoppiato nulla di utile che potesse spegnere l’incendio. Il rubinetto dista una ventina di metri, ma qui non c’è nemmeno una gomme dell’acqua tanto lunga. Ci hanno provato con delle taniche trasportate a mano, ma dopo pochi istanti le fiamme hanno avvolto e distrutto il tutto. Solo il tempo di togliere ed allontanare la bombola a gas che avrebbe potuto esplodere causando danni sia alle vicine altre roulotte e camper nonché al viadotto TAV anch’esso a pochi metri. E’ andata bene, ci dicono i residenti. Ma il problema di un’area dove vivono diverse persone e che pur legittimata è priva dei minimi sistemi di sicurezza, rimane un problema.