Le associazioni edili modenesi sono unite nel chiedere modifiche al decreto “Sblocca Cantieri”, che a loro avviso presenta modifiche peggiorative del Codice degli Appalti
Una normativa sui lavori pubblici che sia garanzia di trasparenza, efficienza e possibilità di selezionare le imprese più affidabili, premiandone la qualità per tutelare l’interesse pubblico e la migliore competizione possibile. Questo ciò che chiedono a gran voce le organizzazioni modenesi del settore edile. Per loro, il decreto “Sblocca cantieri” non va verso un miglioramento del Codice degli appalti, come invece auspicato. Per questo motivo confidano nell’esame parlamentare al fine di introdurre modifiche e correttivi per rendere il testo più vicino ai bisogni degli operatori. Da tempo le associazioni chiedono che il codice degli appalti venga modificato in nome di minore burocrazia e più trasparenza. Da troppo tempo, denuncia Ance, il settore costruzione versa in uno stato di crisi che vede progetti fermi da decenni e cantieri iniziati e poi abbandonati in ogni città italiana.
Nel video l’intervista a:
– Sandro Grisendi, Presidente Ance Modena
– Paolo Vincenzi, Cna Unione Costruttori