Angelo Scalea è deceduto per cause accidentali. La procura ha confermato che la ferita alla testa rinvenuta sul corpo del 51enne non è riconducibile alla morte. Intanto procedono le indagini per ricostruire i momenti precedenti al fatto

E’ deceduto per cause accidentali Angelo Giuseppe Scalea, la guardia giurata trovata morta nella notte tra giovedì e venerdì nell’area di sosta dell’A1 a Castelfranco. L’uomo è morto per cause naturali presumibilmente per un malore legato a dei problemi cardiaci per i quali soffriva da tempo. La procura ha accertato che la ferita al cranio riportata dal 51 enne non è compatibile con la morte ma potrebbe essere una conseguenza della caduta. Sembrano dunque svanire le ipotesi di omicidio volontario e di omicidio preterintenzionale, seppure rimangono quelle legate alle responsabilità di terzi sia per quanto riguarda l’abbandono di cadavere, l’omissione di soccorso e quelle legate alla caduta della vittima. Confermata inoltre l’ipotesi secondo cui Scalea, nato in Svizzera ma residente da 5 anni nella periferia di Bologna, sarebbe morto pochi minuti prima del ritrovamento ad opera di un camionista di passaggio. Le indagini proseguono e sono focalizzate sulla ricostruzione della dinamica che ha portato al tragico epilogo. L’area di sosta in cui è stato ritrovato Scalea, riverso a terra e con una vistosa ferita alla nuca, è nota per essere un luogo di incontri a sfondo sessuale, soprattutto fra uomini e pare che la vittima l’abbia frequentata già altre volte in passato. In questo contesto, tra le ipotesi anche quella di un possibile litigio di Scalea con un altro uomo per motivi legati a un rapporto sessuale. Il camionista che ha segnalato la presenza del cadavere alla polizia è stato ascoltato dagli agenti, così come tutti gli autisti che in quel momento erano presenti nel parcheggio per riposare.