La Polizia coordinata dal pm Giuseppe Amara sta continuando a indagare sulla morte di Angelo Scalea, la guardia giurata trovata morta nel parcheggio est dell’A1 a Castelfranco. Sul corpo della vittima non risultano fratture di nessun tipo. Si indaga sia per omicidio volontario che per omicidio preterintenzionale
Proseguono le indagini sul giallo della morte di Angelo Giuseppe Scalea, la guardia giurata trovata morta nella notte tra giovedì e venerdì nell’area di sosta dell’A1 a Castelfranco. Sul caso la polizia coordinata dal pm Giuseppe Amara, indaga sia per omicidio volontario che per omicidio preterintenzionale. La vittima, di 51 anni, nata in Svizzera ma residente da 5 anni nella periferia di Bologna, era riversa a terra, vicino a un’auto parcheggiata. Secondo i primi rilievi, sarebbe morta pochi minuti prima del ritrovamento ad opera di un camionista di passaggio. Scalea aveva una vistosa ferita alla nuca, ma la tac non ha rilevato alcuna frattura cranica, né altri tipi di traumi. Un elemento che porta ad escludere che la vittima sia stata colpita da un oggetto contundente. L’ipotesi più accreditata ora è che il 51enne sia caduto dall’alto, ad esempio dalla cabina di un tir, ma solo l’autopsia potrà dire se la ferita sia stata fatale o se la causa della morte sia stato un malore. Le indagini sono focalizzate sulla ricostruzione della dinamica che ha portato al tragico epilogo, senza escludere l’ipotesi che la vittima sia stata spinta volontariamente da qualcuno. L’area di sosta in cui è stato ritrovato Scalea è nota per essere un luogo di incontri a sfondo sessuale, soprattutto fra uomini e pare che la vittima l’abbia frequentata già altre volte in passato. In questo contesto, l’ipotesi è che Scalea abbia litigato con un uomo per motivi legati a un rapporto sessuale. Il camionista che ha segnalato la presenza del cadavere alla polizia è stato ascoltato dagli agenti, così come tutti gli autisti che in quel momento erano presenti nel parcheggio per riposare. Sembra che sia stato uno di loro a riferire della lite della vittima con un uomo che poi si sarebbe dato alla fuga.