È un trimestre in forte calo rispetto a quello dello scorso anno quello rilevato da Bper Banca. Gli utili netti sono in crollati dell’81 per cento ma la banca ricorda che quello del 2018 è stato un trimestre record che ha beneficiato di numerosi contributi
È tempo per il gruppo Bper di mettere a confronto il trimestre di quest’anno con quello dell’anno scorso, che aveva fatto segnare un record storico per la banca modenese. I primi tre mesi del 2019 vedono un pesante calo dell’81%, chiudendo con un utile netto di 48 milioni a fronte dei 251 milioni raggiunti nel 2018, mentre il margine di interesse è calato da 293,2 a 273,9 milioni di euro. Un rapporto che il gruppo però non vede come negativo proprio a fronte del picco record del resoconto dell’anno scorso, che aveva beneficiato del contributo della finanza, con plusvalenze su titoli e derivati pari a 156,4 milioni di euro. Bper sottolinea come l’utile di 48 milioni del 2019 sia comunque più elevato delle stime degli analisti, continuando a sostenere la presenza di una solida posizione patrimoniale. L’amministratore delegato Alessandro Vandelli ha dichiarato che «Proseguono, secondo le tempistiche previste, le attività per la realizzazione delle operazioni straordinarie annunciate nei mesi scorsi relativamente all’acquisizione della quota di minoranza del Banco di Sardegna, all’acquisizione del 100% di Unipol Banca e alla vendita di circa miliardo di euro di sofferenze a UnipolRec, nonché all’acquisizione di una quota partecipativa incrementale in Arca Holding». Resta comunque il fatto che nonostante gli annunci, le acquisizioni, i report degli analisti, i soci si vedono in questo primo trimestre letteralmente polverizzato l’utile.