Il Carpi non sfigura a Benevento, ma paga le solite clamorose amnesie e perde 3-1 dopo aver pareggiato con Vitale: è il terzo ko di fila, i playout ora distano 8 punti
Il viaggio verso il ritorno in C del Carpi sembra un’autostrada sgombra, su cui la squadra di Castori continua a viaggiare a tutto gas. Anche a Benevento i biancorossi hanno fatto di tutto per rendere semplice la vita alla squadra di Bucchi, che si è imposta sfruttando le solite colossali amnesie di una difesa imbarazzante. Nel 3-1 finale, con cui la squadra sannita si rilancia evitando la contestazione dei propri tifosi, pesano come macigni i regali del Carpi, che spiana la strada agli avversari già dopo 28 secondi, quando Pachonik e Rolando si fanno irridere da Coda e Improta, per il quale è un gioco da ragazzi battere da due passi Piscitelli. La reazione del Carpi è perfino sorprendente, Crociata al debutto da titolare e Vitale guidano con la loro qualità la reazione che porta proprio Vitale a trovare il pari, su perfetto schema da calcio d’angolo, dopo che Rolando aveva fallito il bersaglio qualche istante prima. Il Carpi ha anche la palla del sorpasso con Arrighini che manda alto, ma prima del riposo un altro sonno profondo di Rolando innesca il cross di Viola, che pesca Maggio troppo libero per poter graziare Piscitelli. Nella ripresa Castori mette Mustacchio e l’ex perugino ha subito la palla del pari, ma come a Palermo e col Crotone spara sul portiere Montipò, che poi si supera qualche minuto dopo sulla torsione di testa di Arrighini. A mettere la pietra tombale sulle speranze biancorosse arriva il terzo regalo, questa volta da un fallo laterale a favore, su cui Vitale tocca corto e Kresic va a valanga su Ricci all’imbocco dell’area. Dal dischetto Viola chiude i conti e manda il Carpi a -8 da una zona playout che a 7 gare dalla fine è sempre più una chimera.