Sembra essere un’Università che corre su due binari diversi quella che emerge dalla cronaca e dagli investimenti messi in campo dall’Ateneo di Modena e Reggio Emilia. Se da una parte il dipartimento di Ingegneria brilla, il Campus di via Campi presenta strutture vecchie dove non di rado si sono verificati problemi di sicurezza

Con due cedimenti segnalati in meno di sei mesi, a ottobre con il crollo di una porzione di soffitto e la settimana scorsa con la caduta di una fila di sedie, il dipartimento di Fisica di UniMore ha fatto discutere per il livello di sicurezza nelle aule dove gli studenti seguono le lezioni. Dall’ultimo piano di investimenti strutturali diffuso dall’Ateneo, risulta una cifra di 20 milioni di euro complessivi per Modena e Reggio, da distribuire su sei grossi interventi di cui quattro nella nostra città. Sei milioni sono destinati al Dipartimento in largo Sant’Eufemia, altri 11 al polo di Ingegneria. 380 mila euro la cifra invece destinata al campus di via Campi, dove ha sede il dipartimento di Fisica, ma anche altre strutture che appaiono molto vecchie e trasandate, a cominciare da quelle di Biologia. Due lati opposti della stessa medaglia, come sostiene anche l’Udu di Modena, che da una parte saluta con entusiasmo i nuovi investimenti, ma dall’altra sottolinea le carenze di altri dipartimenti. E sempre l’Udu ricorda che se alcune novità interesseranno il Campus, per altre strutture non resta che aspettare. 

Nel servizio l’intervista a Alessio Dondi, Coordinatore studenti Udu Modena