Il Carpi alle 15 scende in campo a Palermo contro la seconda della classe, nel giorno della gara numero 200 in B per la società biancorossa
Centonovantaquattro in campionato e 5 nei playoff. Il Carpi oggi a Palermo fa cifra tonda, 200 gare giocate in B in questi 6 anni per la società biancorossa, un patrimonio da difendere coi denti nelle ultime 10 giornate che valgono come altrettante finali nella lotta salvezza. Alle 15 al Barbera la squadra di Castori è chiamata a un’impresa titanica. Al netto dei problemi societari, la squadra siciliana seconda della classe è una delle corazzate del campionato e oggi contro il Carpi ha la ghiotta occasione di riportarsi a -1 dalla capolista Brescia, ferma per il riposo, e di rosicchiare altri punti a Verona, Pescara e Benevento che hanno già giocato. Al Carpi ultimo, scivolato a -5 dai playout, la classifica ora deve interessare poco, anche per non farsi prendere dalla depressione. Nelle ultime 10 giornate deve racimolare più punti possibili, ne servono almeno 15 per poter sperare di conquistare almeno uno spareggio salvezza. Castori ha due assenze pesanti, che si aggiungono a quelle dei soliti lungodegenti Cisse, Rizzo e Suagher. Hanno alzato bandiera bianca sia Coulibaly che Pachonik, vittime di problemi muscolari. Contro un Palermo che Stellone disegnerà con le quattro punte Falletti, Puscas, Nestorovski e Trajkovski tutte in campo dal 1’, i biancorossi schiereranno il classico 4-4-1-1 con Poli, Sabbione, Kresic e Rolando in difesa davanti al rientrante Colombi, di nuovo in campo dopo un mese e mezzo. I dubbi sono in mediana dove Pasciuti e Vitale si giocano una maglia al fianco di Di Noia. In attacco spazio a Mustacchio alle spalle di Arrighini per mettere paura alla corazzata di Stellone.