È il rinnovo della flotta il problema che pesa maggiormente nel bilancio di sostenibilità di Seta. L’azienda di trasporto pubblico locale ha annunciato che questo impegno non è più rimandabile, anche se le risorse sono poche
Rinnovare e migliorare l’affidabilità della flotta è una priorità che Seta stessa dichiara non essere più rimandabile. Soprattutto il rinnovo è la principale spina per il trasporto pubblico locale di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. L’azienda lo mette nero su bianco nella pubblicazione del bilancio di sostenibilità, lo strumento che attraverso una serie di dati misura l’impatto di Seta sul territorio a livello economico, ambientale e sociale. A corredo delle cifre, l’amministratore delegato Francesco Patrizi ha evocato, senza citarli esplicitamente, anche i vari problemi, che hanno accusato i bus emiliani in questi anni, in particolare a Modena, dove nel solo 2018 una dozzina di mezzi hanno preso fuoco o subito rotture. “In una fase di contenimento della spesa pubblica- avvisa Patrizi- è particolarmente complicato affrontare gli oneri crescenti derivanti dagli investimenti per rinnovare il parco mezzi, per l’innovazione tecnologica, per il personale, per i combustibili e le manutenzioni. Ma il Consiglio di amministrazione di Seta ritiene ineludibili tali impegni, a partire dal rinnovo della flotta veicolare, non più procrastinabile”. E sulle difficoltà sul fronte investimenti si esprime anche il Presidente Andrea Cattabriga, che ammette che “la carenza di risorse condiziona pesantemente la gestione del servizio”. L’azienda si dice comunque impegnata a completare il programma di rinnovo dei mezzi e di voler proseguire nell’innovazione dei sistemi di bigliettazione elettronica e telematica, così come nella riorganizzazione della rete di vendita dei titoli di viaggio.