Ha preso ripetutamente a morsi un Carabiniere, ferendolo a una mano e a un braccio. Si tratta di una prostituta camerunense, andata in escandescenza perché trovata in stato di irregolarità sul territorio nazionale. Fermata in via Finzi la scorsa notte, è finita in manette
Spaccio e prostituzione. Due problemi che continuano ad affliggere la zona nord della città. Qui, in via Finzi, dove tre giorni fa i Carabinieri del nucleo radiomobile dei Carabinieri di Modena hanno arrestato uno spacciatore che cedeva una dose di cocaina ad una ragazza italiana, i militari nel corso di un controllo di contrasto alla prostituzione hanno fatto scattare l’arresto immediato per una 22 enne camerunense avviata all’attività. Nel momento dell’identificazione, dalla quale emerso la sua posizione irregolare sul territorio nazionale, la giovane donna è andata in escandescenza, reagendo alle richieste dei militari, spintonandolo e mordendo violentemente e ripetutamente uno di loro alla mano e al braccio provocandogli ferite guaribili in alcuni giorni ma che hanno generato l’arresto immediato. Oltre alla denuncia per false dichiarazioni sulla propria identità dovrà rispondere di resistenza e lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale. Una fatto che conferma come nella zona in cui i controlli rafforzati delle forze dell’ordine hanno portato ad una riduzione delle donne, per lo più nigeriane, in strada, ma anche come l’emergenza legata al degrado della zona continui. Qui, nel’area industriale a ridosso della tangenziale che la notte si trasforma in terra di nessuno, non mancano nascondigli, bivacchi in luoghi in cui appartarsi come questo in cui insieme a resti di cibo, giacigli, scarpe e altri capi di abbagliamento troviamo anche un sedia. A pochi metri dalla strada dove ogni notte, le donne vittime della tratta esercitano