La serie D osserva questa domenica un turno di sosta, che il Modena sfrutterà per preparare al meglio il rush finale del campionato. Con la consapevolezza di essere diventato una squadra capace non solo di vincere ma anche di convincere
La consapevolezza sempre più forte dei propri mezzi e una convinzione resa ancora più insistente dopo aver dimezzato lo svantaggio dalla vetta sono i migliori compagni di viaggio del Modena nella settimana di sosta del campionato, l’ultimo momento utile a ricaricare le batterie prima di vivere il rush finale. La squadra gialloblù ha imparato a vincere e convincere da quando Alberto Bollini ha raccolto il testimone da Gigi Apolloni, pur perdendo il primo posto di fronte a una Pergolettese quasi inarrestabile. Il cambio di rotta è sempre più evidente: il Modena ha coniugato vittoria e gioco nel momento più importante della stagione e proprio su questi aspetti punta con convinzione per completare la rimonta sulla capolista, che ancora lo precede di tre punti. Salvo rare eccezioni, erano state le individualità a tenere in piedi il Modena per un girone intero, mascherando con il primo posto quei problemi che sul più bello avevano iniziato a far crollare il castello e azzerato tutto il vantaggio costruito. Con Bollini, nonostante tre pareggi, il Modena ha trovato una nuova identità: le cinque vittorie con Fanfulla, Fiorenzuola, Mezzolara, Axys Zola e OltrepoVoghera sono arrivate con 14 gol all’attivo e soprattutto zero al passivo. Quando vince, dunque, la squadra di Bollini non subisce reti ed è anche capace di dilagare. Non è un caso che anche altri numeri siano tornati a rendere onore a quella che, alla vigilia, era definita “una Ferrari per la serie D”: la solidità difensiva ha permesso ai canarini di risalire la classifica delle retroguardie meno battute del girone fino a raggiungere il secondo posto con 24 gol subiti, peggio solo della Reggio Audace, mentre le reti segnate a grappoli hanno portato l’attacco gialloblù a raggiungere la Pergolettese al primo posto nella classifica parziale con 50 gol e al capocannoniere Carlo Ferrario di raddoppiare il proprio bottino in appena otto gare, passando da 10 gol in 18 giornate a 20 in 26.