Pare abbia imbastito un cappio per cercare di togliersi la vita nel buio della sua cella al Sant’Anna. Il marito di Ghizlan, la 37enne uccisa e data alle fiamme nei pressi dell’inceneritore di Modena, nei giorni scorsi ha tentato il suicidio ed è stato salvato in extremis dalle guardie carcerarie

E’ stato salvato in extremis dalle guardie carcerarie Khalil Laamane, il marito di Ghizlan, la 37enne uccisa e data alle fiamme nei pressi dell’inceneritore di Modena. Nei giorni scorsi l’uomo mentre si trovava nella sua cella al Sant’Anna pare abbia imbastito un cappio e approfittando del buio della notte ha cercato di togliersi la vita. Le guardie se ne sono accorte quasi subito e un agente è riuscito a sollevarlo per impedire il suo soffocamento. Kalim laamana è stato immediatamente trasferito nella sezione carceraria del Policlinico, dove risulta ancora seguito dai sanitari a causa delle lesioni riportate nel tentato suicidio. Il 49enne marocchino, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla parentela e dalla premeditazione. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto però mentre procedono serrate le indagini sono emersi nuovi indizi che aggravano la sua posizione: oltre alle chiavi della macchina della donna, trovate nelle disponibilità di Khalil, anche un video che lo avrebbe immortalato nella zona del delitto ad un orario compatibile con quello si presume possa essere quello dell’omicidio. I figli della coppia, attualmente sono ospitati a casa di amici di famiglia e per aiutarli è partita un’azione di solidarietà tra i genitori dei loro compagni di classe e i membri della parrocchia con  l’apertura di un conto corrente