Diecimila subito e a seguire 5000 euro ogni anno. Questa la cifra che un cittadino cinese, titolare di una sala slot, ha offerto al comandante della stazione dei Carabinieri di Spilamberto per chiudere un occhio sulle conseguenze dei controlli effettuati nel suo locale. I fatti sono stati raccontati questa mattina dal comandante stesso
Così il comandante della stazione dei Carabinieri di Spilamberto descrive lo sconcerto per i fatti che nei giorni scorsi lo hanno visto bersaglio di un tentativo di corruzione da parte di un 46 enne di origine cinese, da anni residente in Italia, gestore di sale slot e video poker, prima a Savignano, e dal 2017 a Spilamberto. In entrambi le sedi innumerevoli le irregolarità riscontrate negli anni da Carabinieri e guardia di finanza, sia per l’utilizzo di personale in nero sia per irregolarità nelle macchinette. In un caso aveva procurato lesioni ad un collaboratore che gli erano costate già il ritiro della licenza, così come è successo nei giorni scorsi. Al termine di una serie di controlli dei Carabinieri che in maniera continuativa dal 2017 avevano colto pregiudicati all’interno del locale. Un mese fa la nuova sospensione della licenza per 10 giorni, mentre l’uomo era in Cina. Da qui la trappola. L’uomo viene convocato in caserma in una stanza con registratore acceso, e davanti al comandante riformula la stessa proposta
Nel video l’intervista a Alessandro Di Vilio, Comandante Stazione Carabinieri di Spilamberto