Per tre sabati di fila il Carpi giocherà davanti al proprio pubblico, dove ha vinto una sola volta quest’anno, in cerca della svolta per rimettere in piedi la stagione
Perugia sabato, poi Spezia e Ascoli, tutte in casa una dopo l’altra. In mezzo la trasferta di martedì 26 sul campo del Cosenza, scontro diretto cruciale per la classifica. In tre settimane il Carpi si gioca tanto, forse anche di più, delle sue chance per restare in Serie B. Il disastroso inizio di 2019, con un solo punto raccolto nelle prime 4 giornate del girone di ritorno, ha riacceso la spia rossa per la truppa di Castori, che ora cerca nello stadio Cabassi l’alleato per uscire dal tunnel che porta dritti verso la C. Con il solo Padova alle spalle Poli e compagni sono obbligati a ritrovare quella vittoria casalinga che ormai è diventata una chimera. Fra la scorsa stagione e quella attuale i biancorossi hanno infatti vinto solo una delle ultime 15 gare al Cabassi, uno score che se confermato di qui a fine maggio vorrebbe dire retrocessione pressoché certa. Con appena 7 punti in 10 gare davanti ai propri tifosi nessuno in B ha fatto peggio del Carpi, che ora ha tre occasioni per cambiare la rotta e dare una scossa al proprio encefalogramma che si è di nuovo appiattito. Si comincia sabato contro il Perugia dei tanti ex, Bianco, Gabriel e Melchiorri, che non attraversa il suo miglior momento di forma. Poi sabato 23 arriverà uno Spezia lanciato da 9 risultati utili, ma che sta vivendo un delicato momento societario dopo lo scandalo che ha messo nel mirino presidente e a.d. per una presunta tratta di giocatori dalla Nigeria. E dopo Cosenza si chiuderà il trittico con l’Ascoli. Tre gare da non fallire: servono almeno 7 punti per non rischiare il game over già a metà marzo.