Le cooperative Cofamo e Evologica reintegreranno dal 5 febbraio una ventina di lavoratori. Ma la discussione sul sistema degli appalti alle cooperative di servizio continua ad animare il dibattito politico
Martedi 5 febbraio una ventina lavoratori delle cooperative di servizi e somministrazione lavoro in Italpizza saranno reintegrati nelle mansioni precedenti al loro trasferimento e alla mobilitazione che nel dicembre scorso. La conferma del reintegro, già anticipata con una nota dei Si Cobas con la quale si annunciava lo stop alla mobilitazione, è arrivata questa mattina da Luca Mazzetti, legale rappresentante di cofamo, la cooperativa di servizi che insieme a Evologica opera con il proprio personale all’interno dello stabilimento Italpizza, gestendone l’intera produzione. Un ritorno alla normalità e alla pace sociale, almeno si auspica all’interno e soprattutto all’esterno dell’azienda leader nella produzione di pizze surgelate al centro dell’ultima puntata di Detto e non detto, la trasmissione televisiva di approfondimento politico di TV QUI dove si sono confrontati esponente del mondo politico e sindacale tra cui il referente regionale Flai CGIL Franciosi che anche oggi ha rilanciato l’appello alle istituzioni affinché si affronti il nodo legato al rischio delle degenerazioni legate all’uso ed all’abuso degli appalti per la somministrazione di manodopera che – dice – è nato e degenerato sul territorio modenese e che, già presente in molte azienda, espone al rischio di altre mobilitazioni.
Nel video l’intervista a Umberto Franciosi, Flai Cgil Emilia-Romagna