Le cooperative Cofamo ed Evologica che gestisono la produzione Italpizza ribadiscono la volontà a reintegrare i lavoratori in sciopero. Dentro i cancelli i sindacati denunciano un clima di intimidazione. Oggi la proprietà ha fatto entrare le telecamere in azienda e spiegato la propria posizione
Finisce sotto la neve la nona giornata di sciopero dei lavoratori aderenti ai Si Cobas. Unica pausa momentanea ieri quando 10 lavoratori che sulla base dell’accordo in prefettura dovevano essere reintegrati, insieme ad un’altra decina in sciopero, hanno ripreso poco dopo la mobilitazione, uscendo dall’azienda, affermando di non essere integrati nelle mansioni precedenti al loro trasferimento. Una condizione che i rappresentanti delle cooperative giustificano con motivi logistici organizzativi. Fuori al picchetto di lavoratori le forze di polizia in schieramento antisommossa contrinuano a garantire l’ordine pubblico, il passaggio delle merci e la sicurezza dei dipendenti e dei dirigenti. Anche se la situazione non tranquillizza chi, deve arrivare o deve uscire dall’azienda. Situazione che viene spiegata all’interno dell’azienda. Dopo un giro esclusivo e controllato all’interno dello stabilimento a telecamera accesa dove le linee di produzione h24 producono 450.000 pizze, ci spostiamo ai piani alti nell’ufficio dell’Ad Andrea Bondioli. Ai piani alti incontriamo anche il Consigliere comunale Antonio Montanini che sta seguendo che ribadisce di seguire la vicenda sul piano politico e che condanna la protesta. L’Ad Bondioli riafferma la correttazza dei contratti, e del sistema degli appalti e non nasconde la preoccupazione per una situazione che riguarda una decina di lavoratori rispetto agli 800 impiegati nella produzione e che rischia di non creare le condizioni ottimali per scegliere serenamente le strategie aziendali. All’orizzonte soci e consiglio comunale saranno chiamati entro la primavera a dire di all’investimento da 20 milioni di euro per la realizzazione del nuovo polo logistico nell’area adiacente allo stabilimento.
Nel video l’intervista a:
– Dhorev Marraffa, RSA Uil
– Luca Mazzetti, Pres. Cooperativa Cofamo
– Antonio Montanini, Consigliere comunale CambiaModena