Ottavo Campale, Via Emilia Ovest e area stazione ferroviaria. Tre aree strategiche della città da rigenerare su cui si è concentrata l’attenzione del Laboratorio Civico Modena Ora. Con proposte per il nuovo governo della città
La città del futuro. E quella per buona parte già disegnata e abbandonata da venti anni nei cassetti dell’amministrazione e che oggi bisogna recuperare ed attuare per rispondere alle esigenze di una città che necessita di servizi e standard dell’abitare e del muoversi avanzati. Partendo da aree che già ci sono e con la volontà e capacità politica è possibile rimettere al servizio della città smettendola di costruire in aree vergini. Questo il messaggio lanciato dal Laboratorio civico Modena ora che in vista delle elezioni amministrative e come possibili obiettivi di mandato rispolvera e propone cartine alla mano l’innovazione urbana in tre aree della città. Ottavo campale da tempo passata al demanio e non più della difesa, l’area del cavalcavia di via Emilia Ovest con la riapertura al traffico del tratto di via Emilia ovest fino ad ora interrotto dalla ferrovia, e l’area della stazione. Aree sulle quali la sfida del futuro è quella di inserire verde, parcheggi ma anche sperimentare nuove forme del costruire. Anche per le grandi infrastrutture come lo scalo merci, dopo l’apertura di Marzaglia, bisogna procedere l’utilizzo dell’area dell’ex scalo a fianco alla stazione. Anche per essa progetti fermi da troppi anni.
Nel video l’intervista a Cinzia Franchini, Laboratorio Civico Modena Ora