L’1-1 di Venezia con una formazione d’emergenza può soddisfare il Carpi, che però si lamenta per il rigore assegnato ai veneti. Decisive le parate di Colombi
Il Carpi della Laguna saluta il 2018 con un pareggio che spazza via i dubbi lasciati dal cappotto col Livorno. La truppa di Castori è viva e sul pezzo e gira a metà cammino al quint’ultimo posto con 17 punti, di cui 12 conquistati nelle ultime 9 gare. Al momento giocherebbe i playout col Livorno per mantenere la categoria, ma per come si era messa un mese e mezzo fa è già un mezzo miracolo. Sul campo del Venezia, nonostante le tante assenze, la squadra di Castori gioca una gara gagliarda e dopo un pericolo in avvio salvato da Colombi sul tiro di Garofalo, passa per prima al 20’. E Suagher, che non segnava da 5 anni e mezzo, in mezza girata su azione da corner a battere Vicario. Sul gol Poli e compagni, schierati con la difesa a cinque, costruiscono una gara difensivamente esemplare, che viene scalfita solo nella ripresa dai cambi di Zenga. Litteri in particolare mette alle corde la difesa biancorossa, anche se è di Mokulu subito la chance per il 2-0. Poi sale in cattedra l’arbitro Baroni di Firenze, che indica il dischetto dopo un tocco di mano in barriera di Jelenic sulla punizione di Schiavone. Lo sloveno tocca col gomito attaccato al corpo, ma in B la Var non c’è. Litteri fa 1-1 e da lì il Venezia prende coraggio. Ci pensa allora un mostruoso Colombi a dire di no in serie alla doppia occasione di Zennaro e Vrioni, alla punizione di Schiavone e alla stoccata di Modolo deviata da Suagher. L’1-1 finale è ancora più prezioso visto che dietro Livorno, Padova e Foggia pareggiano e il Crotone, avanti 2-0 ad Ascoli, addirittura perde. Il 2018 biancorosso va così in archivio con qualche certezza in più.