Predisposto un servizio di tutela per il Presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Caruso, che insieme ai colleghi Cristina Beretti e Andrea Rat ha fatto parte del Collegio che il 31 ottobre ha pronunciato a Reggio Emilia la sentenza del processo di ‘Ndrangheta ‘Aemilia’
Cresce il dispositivo di sicurezza intorno ai tre giudici che hanno fatto parte del collegio del processo ‘Aemilia’. Predisposto un servizio di tutela per il Presidente del Tribunale di Bologna Francesco Caruso, che insieme ai colleghi Cristina Beretti e Andrea Rat ha fatto parte del collegio che il 31 ottobre pronunciò a Reggio Emilia, la sentenza del processo ‘Ndrangheta Aemilia. L’allarme e la richiesta di protezione, erano stati lanciati nei giorni scorsi da Libera. Secondo l’associazione c’era la necessita di proteggere i giudici, alla luce di alcuni episodi avvenuti in seguito alla lettura della sentenza, tra questi, il gesto di Francesco Amato, imputato condannato a 19 anni, che il 5 novembre si era barricato con alcuni ostaggi in un ufficio postale a Reggio Emilia, e l’intimidazione ricevuta dall’avvocato Rosario Di Legami, custode di molti dei beni sequestrati. In ogni caso le misure prese dal comitato, a quanto si apprende, sarebbero preventive e di precauzione e non dovute ad ulteriori minacce. Intanto a Reggio Emilia è stato disposto dal Questore un innalzamento della sicurezza al Palazzo di Giustizia, con vigilanza di Polizia e Carabinieri.