Giornata difficile per il reparto sanità. Ad incrociare le braccai per 24 ore saranno i medici, veterinari, dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa. Obiettivo della protesta è quello di chiedere maggiori fondi per la Sanità pubblica e il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da 10 anni
Rivendicano finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, nuove assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre dieci anni, ma anche una riduzione dell’eccessivo carico di lavoro. Queste le motivazioni alla base dello sciopero nazionale di 24 ore che interessa tutto il settore sanitario e che vede incrociare le braccia anche il personale modenese. Lo sciopero è rivolto alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa del Servizio Sanitario, compreso il personale delle strutture anche di carattere privato e/o religioso, e anche tutti i medici in formazione. Dunque un venerdì nero per la sanità del nostro paese e per i pazienti che dovranno fare i conti con il probabile blocco delle sale operatorie, le attività programmabili potranno infatti subire delle riduzioni conseguenti all’adesione allo sciopero. Mentre come prevedono le norme vigenti, tutte le attività urgenti saranno comunque garantite sull’intero territorio provinciale.