La squadra di Castori alle 15 di fronte a un‘altra “big” vuole dare continuità al pari di Crotone. Possibile la conferma della squadra di domenica

Due anni e mezzo fa c’era in palio la Serie A. Oggi alle 15 al Cabassi la sfida col Benevento per il Carpi ha un significato ben diverso. I biancorossi navigano a vista al penultimo posto, rinfrancati dal pareggio ottenuto domenica a Crotone, e oggi cercano, di fronte a un’altra “big” del campionato, la conferma che il momento peggiore sia passato. I sanniti hanno costruito una rosa da corazzata grazie al paracadute dopo la discesa dalla A, ma dopo un ottimo avvio si sono arenati, perdendo 3 delle ultime 5 gare, anche se la vetta è lì a -6 con 2 gare giocate in meno del Pescara. Servirà un Carpi quasi perfetto per fare punti e provare a tenere a distanza il Livorno, ultimo a -1 che con il debutto di Breda in panchina sempre alle 15 va sul campo della Cremonese. Castori sta pensando di affidarsi alla stessa squadra che ha pareggiato allo Scida sei giorni fa. Non avrà Mokulu per squalifica, ma il recupero di Arrighini gli permette di riconfermare il 4-4-1-1 con l’ex Cittadella appoggiato da Concas in attacco. Rimangono due dubbi sulla formazione: in difesa Sabbione e Suagher si giocano una maglia al fianco di Poli, in mediana il partner di Pasciuti, confermato in regia, dovrebbe essere Mbaye, ma spera anche Wilmots, a meno che non venga avanzato proprio Sabbione. Nel Benevento è rimasto a casa Maggio, mentre Nocerino siederà in panchina. Bucchi conferma il tridente con Insigne, Coda e Buonaiuto e piazza a sinistra il grande ex Letizia: per lui ci saranno gli applausi del Cabassi dopo 5 anni da favola in biancorosso.