Servirà una perizia psichiatrica per stabilire se il piromane di Castelfranco Emilia nel momento in cui ha appiccato i roghi era capace di intendere e volere e se è un soggetto pericoloso per la comunità. L’uomo già nel 2009 fu condannato per lo stesso tipo di reato
Giuseppe Purpura sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica per stabilire se quando ha dato fuoco ad una decina di mezzi a Castelfranco Emilia era incapace di intendere e di volere. I fatti risalgono al mese di agosto, quando l’ex giardiniere di 53 anni senza un apparente motivo ha dato alle fiamme bus, auto e furgoni. L’incarico è stato conferito all’esperta Matilde Forghieri che oltre a stabilire lo stato di coscienza di Purpura nel momento in cui ha appiccato i roghi, dovrà anche rispondere ad un altro importante quesito: e cioè se l’uomo deve essere considerato un soggetto socialmente pericoloso. Purpura nove anni fa fu già condannato per lo stesso tipo di reato, aveva appiccato dei roghi a Modena ai danni di alcuni suv parcheggiati nella zona del centro storico. Allora fu ritenuto lucido e completamente consapevole delle sue azioni. Questa volta se la perizia psichiatrica stabilità che Purpura era incapace di intendere e volere, potrebbe essere necessario per lui un lungo ricovero in una rems, una struttura per malati psichiatrici autori di reato dove potrà essere seguito e curato. Intanto per lui il suo avvocato ha chiesto il rito abbreviato