C’è un vero e proprio accampamento abusivo nell’area abbandonata dell’ex mercato bestiame. Già nei giorni scorsi le nostre telecamere avevano documentato la presenza di bivacchi e occupazioni da parte di tossicodipendenti e senza fissa dimora in una zona da anni in balia di degrado sociale e urbano
Nell’area comunale dell’ex mercato bestiame, abbandonata da 12 anni dopo il naufragio dei progetti di riqualificazione della fascia ferroviaria nord, e ora tornati al centro di quelli del Piano Periferie, il degrado sembra non avere fine. Dopo le immagini di tossicodipendenti che gettano siringhe usate e che trascorrono la notte nella palazzina del Comune che un tempo ospitava prima le stalle e poi il mercato ortofruticcolo la realtà si fa ancora più inquietante spostandosi al centro dell’area. Questo è lo scheletro di una delle palazzine che nei piani urbanistici di 15 anni fa, doveva ospitare 4 edifici, a comporre il cosiddetto rotore, creando una piazza urbana, centro della riqualificazione. I lavori sono stati avviati all’inizio degli anni 2000 e da circa 12 anni abbandonato in questo stato. Il cartello di cantiere che dovrebbe indentificare proprietari ee responsabili del cantiere non è mai stato nemmeno compilato è stato inglobato nella vegetazione. Ciò che delimitava e metteva in sicurezza l’area è ormai un ricordo passato e lo stabile strutturato in 4 piani circondato da impalcature ma senza pareti e da tempo rifugio di senza fissa dimora. Sulle migliaia di metri quadri in cui si sviluppa troviamo di tutto. Siringhe, Indumenti, tracce di giacigli e bivacchi notturni. Non solo di fortuna perché qui c’è chi ha pensato di trasferirsi abusivamente in pianta stabile. E’ qui realtà già drammatica non finisce di stupire. Siamo a cento metri dalle aree abitate di via Soratore e via Gerosa. Seguendo un percorso tracciato ricavato tra gli arbusti notiamo prima indumenti stesi, baccinelle e catini e poi un vero e propria baracca principale circondata da piccoli rifugi, con pareti costruite con assi di legno materassi e teloni. Un accampamento abusivo in cui evidentemente vivono persone stabilmente. E la cui presenza è testimoniata anche da una bicicletta appoggiata all’ingresso al quale non ci avviciniamo. Simbolo di un degrado sociale ed urbano che stupisce perché al centro di un area che pur da anni oggetto di progetti avveniristici di riqualificazione e a un chilometro in linea d’aria dal centro storico è ancora terra di nessuno, dove anche leggi, regolamenti e controlli comunali non arrivano da tanto troppo tempo.