La prossima apertura di una nuova sede del centro per l’impiego a Castelfranco e l’aumento del personale impiegato nella rete provinciale. Questa la situazione a Modena e provincia in attesa della riforma che vede i centri per l’impiego elemento cardine nel meccanismo del reddito di cittadinanza
Da ex uffici di collocamento a centri per l’impiego, prima di competenze delle province e poi della regione, a seguito della riforma del 2015 che ha portato ad un riordino dell’intera rete dei centri per l’impiego. Riordino che a Modena ha portato a 30 unità di personale in più servizio in aumento ad integrare un organico che aumentarà di altre dieci unità nel breve periodo in concomitanza con l’apertura, in provincia di Modena entro I primi mesi del nuovo anno del settimo centro per l’impiego dopo quelli di Modena, Sassuolo, Vignola, Carpi, Pavullo, Mirandola. Il riordino che si è tradotto anche in un aumento delle persone che si rivolgono ai centri per l’impiego. Dati illustrati dalla responsabile regionale dei centri per l’impiego di Bologna e Modena Patrizia Paganini nel corso della nuova puntata della trasmissione La Nostra economia, in onda su TV qui ogni venerdì sera alle ore 20,50, dedicata ai centri per l’impiego e a quello che potrebbe essere l’impatto conseguenti all’introduzione della manovra del governo riguardante il reddito di cittadinanza he vede nel funzionamento e nei servizi dei centri per l’impiego un ruolo cardine. Ruolo già testato anche in emilia romagna se non con I numeri che potrebbe riservare la nuova platea degli aventi diritto del reddito di cittadinanza, in quello che è stata l’applicazione del reddito di inclusione avviato dal precedente governo. Ma la regione rassicura. C’è ancora tanto da fare ma il potenziamento delle rete dei centri per l’impiego sia sotto l’aspetto qualitativo dei servizi sia quantitativo è già iniziata e proseguirà con forti investimenti